Sono Paolo Secci, ho radici sarde ma da venticinque anni sono stato adottato dal capoluogo toscano, in cui ho studiato architettura per poi dedicarmi completamente alla cucina, mia vera vocazione sin dall’infanzia, quando costringevo mia zia Anna a svelarmi i segreti dei suoi ravioli, di cui ero ghiotto, per poterli poi realizzare da solo.
Quella sete di ricette, di nuove tecniche e metodologie culinarie non mi ha più abbandonato e, in tanti anni in giro per l’Italia e nel mondo, mi ha permesso di accumulare un bagaglio di conoscenze molto vario ed eterogeneo, ispirando costantemente la mia infinita curiosità per gli ingredienti e le materie prime tipiche dei luoghi dove ho lavorato. La mia cucina si fonda sulla costante ricerca di sapori freschi e genuini, sulla scelta oculata di materie prime di eccellenza assoluta che amo selezionare con criteri etici e sull’equilibrio tra semplicità ed estrema raffinatezza dei piatti.
Il perfetto mix tra innovazione e tradizione è la strada maestra per poter sorprendere i sensi e garantire un’esperienza culinaria sublime, senza stravaganze culinarie poco sostenibili o abbinamenti forzatamente eccentrici.
Sono chef del Golden View dal 2018 anche se ho avuto modo di lavorare nel ristorante già dai tempi della sua nascita; in questo nuovo ruolo mi è stato possibile realizzare con la massima autonomia la mia idea di cucina, soprattutto grazie alla sinergica collaborazione con tutto lo staff e alla costante fiducia della famiglia Grasso.